È illegittimo, per violazione del principio di proporzionalità e adeguatezza, il sequestro a fini probatori di un sistema informatico – quale è un personal computer – che conduca, in difetto di specifiche ragioni, ad una indiscriminata apprensione di tutte le informazioni ivi contenute. Lo ha affermato la Corte di Cassazione, con sentenza n. 31593/2019.
